La celebrazione del matrimonio in ogni cultura è considerata uno dei momenti più significativi della vita, poiché da quel momento i due coniugi cominceranno la loro vita insieme in cui condivideranno tutto, dalle cose più semplici e quotidiane a quelle più importanti e profonde. 

Noi ragazzi abbiamo approfittato della presenza nella nostra classe di studentesse di varie culture per approfondire questo tema, attraverso la descrizione degli usi e costumi relativi ai preparativi e alla cerimonia del matrimonio in diverse parti del mondo: Sri-Lanka, Senegal, Romania e Moldavia. 

Il matrimonio in Sri-Lanka (Rebecca Brotto, Giada Picchereddu, Oshadi Weera, Gaia Zamperini) 

In Sri Lanka il buddismo è la religione più comune. I compiti di preparazione del matrimonio sono comunemente divisi tra la sposa e la sua famiglia che organizzano la cerimonia del poruwa, mentre lo sposo e la sua famiglia si occupano del viaggio di nozze. L’aspetto principale della cerimonia è la legatura del nodo nuziale che consiste nel legare le dita degli sposi e poi versare dell’acqua sacra sul nodo per stabilire l’unione e invocare la buona salute, la ricchezza e la felicità. 

L’abito dello sposo è suddiviso in quattro parti: il cappello, la giacca, il mul anduma (un lungo drappo bianco con un volant avvolto intorno alla vita e annodato appena sopra il ventre) e le scarpe. La sposa indossa invece una variante del sari chiamata osariya, ovvero delle lunghe vesti, e molti gioielli. 

Alcuni piatti tipici onnipresenti sono il riso al curry, i piatti piccanti, il kottu e il brinjal. Anche il cocco e la sua acqua sono molto usati in questa cucina e sono contenuti in molti dolci come il kiribath, i pittu e wattalappam. 

Il matrimonio in Senegal (Maimuona Ndiaye, Alessandra Martini, Lucia Scarsini, Zanin Giacomo)

Il matrimonio più usato in Senegal è quello legato alla tradizione islamica ed è possibile trovare sia quello monogamo che quello poligamo; il ceto sociale degli sposi deve essere lo stesso. 

La cerimonia del matrimonio tipico senegalese inizia con il fidanzamento, fase in cui le famiglie dei rispettivi sposi si incontrano per “accordarsi”.  La cerimonia vera e propria, chiamata “Ngente“, è di carattere religioso. Successivamente si passa a quella civile, accompagnata da cibi e bevande tipiche: Thiéboudienne, Vermicelles, Mafe, Fataya, Bissap. 

In Senegal il costume tradizionale per varie occasioni e eventi mondani è il Boubou, una tunica molto colorata, cucita con tessuti della qualità migliore.

Il matrimonio in Romania e Moldavia (Balint Caterina, Anna Maria Calauz, Sofia Cavaliere, Tabacaru Elisa) 

La Moldavia è politicamente una macroregione della Romania con cui condivide molti aspetti culturali, tra cui il matrimonio. 

Prima del vero e proprio matrimonio avviene il fidanzamento: lo sposo insieme ad alcuni dei suoi amici più stretti si reca a casa dei genitori della sposa ed annunciare di voler sposare la figlia. La mattina del matrimonio effettivo tutti insieme si dirigono in Comune dove si svolgerà il matrimonio civile, accompagnati dalla musica dal vivo; successivamente ci si sposterà in chiesa per il rito religioso e infine al luogo del ricevimento. Al ristorante le portate vengono servite senza che la musica si fermi mai e sono costituite generalmente da un aperitivo, carne fritta, purè e sarmale, degli involtini di foglie di cavolo o di vite ripieni di carne macinata. 

Una particolare tradizione è che gli amici dello sposo solitamente “rapiscono” la sposa, la portano in un altro luogo, nascondendola allo sposo e chiedendo un riscatto simbolico. 

Per un matrimonio non si fa mai una lista nozze, ma ogni famiglia si trova sul tavolo una busta con il loro cognome da riempire con una somma di denaro. La mattina seguente al matrimonio gli sposi, i genitori degli sposi e i testimoni si riuniscono a casa di questi ultimi per mangiare “ciorba de burta” (ovvero un piatto tipico che consisterebbe in una zuppa di trippa), stare in compagnia e chiacchierare un po’. 

Laura Quartaroli e Agnese Zanoni