Il 22 Marzo 2023, in Sala Cavalieri di Palazzo Ridolfi, si è tenuto “Musiche notturne”, saggio di alcuni studenti delle classi di pianoforte dei professori Cazzadori, Fusa, Mazzonelli, Rezzaro e Wegher. 

L’esibizione è iniziata con una breve introduzione della professoressa Wegher: il saggio è parte del progetto scolastico “Piano Liceo” e, come suggerito dal titolo, si basa su pezzi che hanno come tema centrale la notte, racchiusa nel titolo o nel carattere del pezzo stesso.  

Il tema compie la sua massima espressione nel notturno ottocentesco, genere musicale prettamente pianistico molto usato dai compositori romantici, dal carattere lento e sognante. 

Nel Settecento il termine indicava una composizione che veniva eseguita da piccole orchestre, durante feste o banchetti notturni, simile alla serenata. 

Il padre del genere pianistico è John Field, allievo di Muzio Clementi, ma il notturno raggiunge il suo massimo splendore con Fryderyk Chopin, uno dei più grandi compositori e pianisti del periodo romantico. Chopin comporrà ventuno notturni, ognuno suddiviso in tre movimenti. 

Chopin ritratto da Eugène Delacroix (Public domain, Wikimedia Commons)

Ad esibirsi durante il saggio sono stati alcuni studenti del liceo musicale, utilizzando il pianoforte sia come primo strumento sia come secondo. I brani eseguiti fanno parte dei repertori di compositori come Aleksandr Scriabin, Felix Mendelssohn, Fryderyk Chopin, Franz Schubert e Maurice Ravel, mentre i generi toccati sono stati il notturno, la romanza, il valzer e il preludio. 

Prima dell’esecuzione, alcuni studenti hanno presentato brevemente i brani, introducendo il compositore e spiegando le sfumature presenti nel pezzo stesso. Tre esibizioni sono state aperte dalla lettura, da parte dei professori presenti, di alcuni versi di testi letterari quali il “Canto notturno d’un pastore errante dell’Asia” di Giacomo Leopardi, “Alla sera” di Ugo Foscolo e “Sogno d’una notte di mezza estate” di William Shakespeare. 

Sofia Pedron