Oggi il mezzo con cui riceviamo più frequentemente le informazioni è Internet. Il tema delle fake news quindi è di grande attualità, riguarda tutti da vicino e mina un principio fondamentale: il diritto a una corretta informazione. 

Se volessimo dare una definizione, potremmo dire che con fake news intendiamo informazioni o notizie che sono in parte o del tutto false, divulgate in maniera intenzionale o non, attraverso il web o i media in generale. Le fake news riguardano diversi ambiti: politico, sociale, scientifico o economico, culturale e, addirittura, la sfera personale soprattutto di personaggi noti. 

Ad onor del vero dobbiamo dire che le fake news esistono dalla notte dei tempi e la storia ne è piena: nel I secolo a.C. Augusto lanciò una massiccia campagna di disinformazione contro il rivale Marco Antonio, accusandolo di essere un alcolizzato, un donnaiolo e di essere un burattino nelle mani di Cleopatra; nel XX secolo la propaganda della Germania nazista fece largo ricorso a questo strumento.  In passato le fake news erano appannaggio dei potenti, che se ne servivano per dirigere l’opinione pubblica, oggi tutti possono produrle: la cassa di risonanza di cui godono è enorme e possono diventare virali in un click.  

Ma come possiamo riconoscere una fake news? Ecco alcuni suggerimenti per aiutarci a riconoscerle subito: le notizie fake fanno leva sui sentimenti e hanno un forte carattere di novità, sono prive di prove concrete o di riferimenti scientifici. Nelle fake vengono spesso utilizzate foto e immagini scelte per catturare l’attenzione, hanno titoli “esca”, scritti in maiuscolo e con un uso eccessivo di punti esclamativi.  Ma come agiscono le fake news? La circolazione delle fake news tende a intensificarsi nei periodi dominati da grande incertezza: ne è un esempio quanto accaduto durante la pandemia di Covid-19, quando circolavano informazioni del tutto inattendibili sulla situazione sanitaria. Le notizie false colgono le preoccupazioni e i timori delle persone, facendo leva su aspetti emotivi e suscitando curiosità su temi di attualità. Quando siamo di fronte a una gran mole di informazioni tendiamo a farci trarre in inganno da errori di percezione e da trappole comportamentali.  

E ora mettiamoci alla prova e cerchiamo di capire quale fra queste non è una fake news

1. Le e-mail tra funzionari governativi e più consigli locali sembrano discutere la possibilità di introdurre il vaccino covid nelle riserve idriche cittadine in aree in cui i tassi di vaccinazione non hanno raggiunto il 90% (The new Zealand Hearald

2. In Europa vietato dire “Natale” e perfino chiamarsi “Maria”. Il documento interno della Commissione: basta riferimenti religiosi e nomi cristiani (IlGiornale.it)  

3. Va al Comune per sposarsi, ma scopre di essere sposato da 8 anni “a sua insaputa” (TodayStorie)  

(risposta: n°3) 

Agnese Zanoni