Mercoledì 28 Maggio 2025, nella sala Cavalieri di Palazzo Ridolfi, si è tenuto un incontro con Cristina Simonelli, docente di Antichità cristiana e Teologia patristica presso lo Studio Teologico San Zeno, per ricordare la figura di Michela Murgia. Due classi quarte del nostro istituto hanno partecipato a questo incontro, organizzato dalla prof.ssa Maria Antonella Grillo.
L’evento è stato preceduto da un laboratorio che le classi hanno svolto singolarmente, basandosi sulla lettura del libro “Colloqui non più possibili con Michela Murgia” di Marinella Perroni. Le due classi si sono suddivise in gruppi e hanno analizzato un estratto del libro, elaborando una riflessione e una domanda da porre successivamente alla prof.ssa Simonelli.
L’incontro si è sviluppato in due parti: nella prima e nella seconda parte, alcuni gruppi delle due classi hanno esposto le loro considerazioni e posto delle domande alla prof.ssa Simonelli, che ha risposto proponendo diversi spunti di riflessione.
Questo incontro ha permesso agli studenti di conoscere maggiormente la figura di Michela Murgia, scrittrice e drammaturga scomparsa nel 2023, affrontando un tema non solo presente nei libri di scuola ma anche molto attuale, ovvero la donna e il suo ruolo all’interno della società.
Si è parlato ad esempio dell’interpretazione del silenzio, perché se una donna sta in silenzio spesso è considerato normale, invece se un uomo resta zitto si crede che abbia qualche problema. Le donne in passato dovevano stare zitte in conversazioni che non le competevano, mentre invece hanno deciso di far sentire la loro voce, di parlare ed è per questo che sono riuscite ad ottenere molti diritti al giorno d’oggi, come ad esempio il diritto al voto.
Questi preconcetti sulle donne sono stati interiorizzati tramite l’habitus, che ha permesso alle persone di crearsi un’idea della donna e di come si debba comportare. Questo però ha portato a delle discriminazioni tra generi, ed è per questo che ancora oggi si lotta contro queste disparità.
L’obiettivo da conseguire è quello di comprendere fino in fondo questo problema, anche attraverso la testimonianza di figure femminili che hanno lottato con le proprie forze per la parità di genere, nella speranza che un giorno si possa risolvere appieno.
Marta Tramonte